Il mio spazio
C’è lo spazio del lavoro, dove organizzo il materiale e gli attrezzi del mio mestiere, e quello indefinito e illimitato delle idee. Il primo scorre nelle immagini, il secondo è trattato in modo apparentemente casuale in questa pagina.
Dico apparentemente in quanto gli scritti non seguono una logica, ma inquadrano il mio lavoro di architetto circoscrivendone il significato a partire dalle tematiche che mi stanno maggiormente a cuore.
paolo capriglione
(Piacenza, 1968)
Mi sono laureato alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1995.
Durante gli studi avuto la fortuna di frequentare un corso tenuto da Achille Castiglioni, esperienza per me indimenticabile e tra il 1995 e il 1997, sono stato Cultore della Materia presso il Dipartimento di Scienze del Territorio del Politecnico di Milano in collaborazione con il Prof. Marco Albini…
sulla architettura
L’architettura è un’esperienza che cambia la vita.
Dai tempi dell’università ad oggi per me l’architettura è ovunque, entra in maniera indiretta nelle azioni quotidiane, nei libri che leggo, nei viaggi, nelle altre passioni…. tutto viene ordinato secondo le sue regole, anche quando apparecchio la tavola.
sulla casa
Perché scrivere sulla casa.
In primo luogo perché amo questo tema e come per tutti gli “affetti” significativi ho cercato di approfondirne la conoscenza. La residenza privata ritengo rappresenti l’esperienza più intima dell’abitare, al suo interno si cresce, si gioisce e si soffre, ci si annoia, si mangia, si dorme e si sogna, si ama e si odia, senza contare il tempo, probabilmente il bene più prezioso del nostro secolo, che vi passiamo.
altrove
In altro luogo, da un’altra parte, presso altra gente.
Buona parte di quello che progetto deriva da quello che ho studiato, ma la “parte” che rimane da quello che ho vissuto viaggiando.
Esiste sempre un evento, un’azione, una percezione sensoriale che trasformano il viaggio in esperienza, è per tale ragione che diventa importante intraprenderlo.
volumi#
volumi# sono una serie di interni progettati tra la fine degli anni ’90 ed il 2010 a cui sono particolarmente affezionato essendo tra le mie prime esperienze progettuali realizzate.
Le fonti d’ispirazione furono, forse con scarsa originalità, alcune architetture celebri del Movimento Moderno.