COLONICA GF
ANNO: 2018 – 2023
LOCATION: PIACENZA (LOC. GOSSOLENGO)
CLIENTE: PRIVATO
STATO PROGETTO: COMPLETATO
Un progetto complesso ed ambizioso ha riguardato questo edificio di quasi 500 metri quadrati di superficie, che si trova in una azienda agricola nella campagna piacentina.
Complesso su più versanti: dal consolidamento strutturale al restauro quasi “scientifico” di alcune sue parti, dal recupero tipologico dei vecchi stalla/fienile, alla completa redistribuzione funzionale degli ambienti.
Ambizioso per quanto ha riguardato la reinvenzione di una nuova identità domestica, completamente inesistente, e della quale andiamo molto fieri.
In facciata viene mantenuto il linguaggio originario, con il recupero dei pilastri a doppia altezza e delle ampie finestrature ad arco in mattoni a vista.
Tutti gli elementi prospettici aggiunti, come i parapetti e i tamponamenti verticali, riprendono il linguaggio dei vecchi fabbricati rurali della pianura emiliana, attraverso la riproposizione della tipica gelosia sempre in mattoni.
L’accesso agli alloggi avviene dalla corte ed è evidenziato da un’apertura dal taglio contemporaneo sottolineato da elementi portanti in ferro a vista volontariamente dissonanti.
Un’ampia scala sbarca, al primo piano, in un open-space ampio e luminoso caratterizzato dalla doppia altezza con capriate a vista e dalla scelta di elementi di arredo che rispecchiano il gusto della committenza amante del design italiano della metà del secolo scorso e dell’antiquariato.
Un accostamento disinvolto, ma particolarmente sensibile e attento di pezzi celebri, le “Leggere” di Ponti attorno al tavolo da pranzo “Le Beau Wood” di Cassina, dialogano da un lato con una cucina ad isola dal disegno contemporaneo e dall’altro con l’antica credenza. In soggiorno, secondo la stessa logica, l’accostamento di sedute contemporanee e dal gusto vintage, si dispongono di fronte ad un mobile orizzontale su disegno costituito da una struttura in ferro naturale e ante in noce recuperate da una vecchia porta. Questa attraente dialettica è il leitmotiv di tutti gli interni della casa, fino al bagno arredato con il vecchio portacatino in ferro, per finire con la camera padronale in cui un vecchio mobile da trucco fiancheggia il letto “L5 panchina” di Caccia Dominioni.
Una sfida del progetto è stata anche quella di sfruttare al meglio la doppia altezza del vecchio fienile tramite la realizzazione, nella parte est del fabbricato, di un soppalco dalla struttura leggera che ne raddoppia la superficie abitabile.
Tanto efficace quanto necessaria è la bipartizione della scala in ferro che conduce al soppalco, necessaria per la ridotta altezza sotto alla capriata portante; questa infatti raddoppia la rampa dal pianerottolo intermedio, che funge da elemento distributivo, consentendo di ridurre il numero dei collegamenti verticali.
La scelta dei materiali ha privilegiato il recupero dei vecchi elementi in cotto, dalle vecchie tavelle recuperate e lavate una ad una per il pavimento della ex stalla, oggi adibita a “salone delle feste” affacciato sul portico, alla sabbiatura delle volte in mattoni originarie.