MOSAICO FOREVER
Non so quando ho iniziato ad amare il mosaico, se da quando vidi nel 1985 la vasca incassata con Manhattan sullo sfondo nel film “L’anno del dragone” di Michael Cimino, oppure, ancora studente, dalla “scoperta” del bagno di Ville Savoye .


Certo, in entrambi i casi non è certo la finitura delle pareti che colpisce al primo sguardo, ma sono convinto che tutt’oggi il mosaico rappresenti il materiale più idoneo ed esteticamente convincente nel caso di rivestimenti continui su superfici tridimensionali geometricamente complesse. Credo inoltre che abbia la particolarità di “invecchiare” dignitosamente attraversando mode passeggere, per la sua consolidata identità.
Da Ville Savoye ad oggi il mondo del mosaico ha subito una significativa evoluzione, sia nei materiali che nei formati, passando dalla pietra, alla pasta vetrosa, al gres, fino ad arrivare a materiali compositi tecnologicamente evoluti.


Petra Antiqua è una azienda vicentina che, partita dall’antichizzazione del marmo, oggi ha raggiunto effetti di texture e lavorazioni superficiali della pietra davvero eccezionali.


Le applicazioni del mosaico in pasta vetrosa, come dimostrano Bisazza e Trend, non hanno più i limiti dei locali da bagno o non sono comunque legati esclusivamente agli ambienti domestici, ma invadono gli spazi pubblici e commerciali, sperimentando disegni a tutti gli effetti paragonabili ai vecchi mosaici artistici.



Concludo con l’ultima sorprendente evoluzione relativa a questo rivestimento, si chiama Mutaforma ed è un mosaico che si fatica quasi a definire tale, sia per l’impiego di tecnologie avanzate che per il risultato finale ottenuto.



E’ un brand italiano che lavora nell’ambito dei materiali aumentati a partire dal vetro grazie all’impiego di nanotecnologie. Particelle metalliche e pigmenti di dimensioni nanometriche con specifiche proprietà chimico-fisiche che, depositate su matrici di vetro, ne cambiano le proprietà ottiche (ovvero il modo in cui la luce si trasmette, assorbe e riflette) e dunque anche la sua valenza estetica. Anche la colorazione è controllata dalla natura chimico-fisica delle particelle sublimate sul vetro, come argento, rame, titanio e altri ossidi depositati a livello molecolare.
Si chiamano Picotessere, hanno dimensioni fino ad un millimetro e mezzo di lato e consentono lavorazioni di una versatilità senza confini.

Per esempio, Crochet è la collezione di inserti circolari in vetro Mutaforma che reinterpreta le geometrie tipiche degli uncinetti siciliani di un tempo. Preziosi ricami nati dal movimento frenetico delle mani delle donne locali, gesti antichi, compiuti quasi ad occhi chiusi, si trasformano in eleganti inserti decorativi per pareti, pavimenti e tavoli.
