Serbatoi creativi
Sorvolando l’Italia, ci si rende conto dell’estensione del territorio urbanizzato. La sera appare come una costellazione di luci che si estende dalla città alla campagna senza soluzione di continuità. Paradossalmente, il paese con i centri storici più belli del mondo, dall’alto appare uniforme nel suo costruito e i centri si confondono con le periferie, si stemperano perdendo completamente la loro identità.
Così, in questa logica, mi chiedevo se effettivamente il ruolo del centro storico nel ventunesimo secolo non fosse mutato, se non esistano in realtà altri “centri” altrettanto importanti dal punto di vista socio-culturale.
Proprio in ottobre dello scorso anno mi trovavo a Lisbona e fuori dagli itinerari turistici canonici mi capitò di passare un pomeriggio a LX FACTORY.
Si tratta di un ex polo industriale ottocentesco dismesso, nel quartiere di Alcantara e ad oggi credo sia il luogo culturalmente più interessante della città.“Nel 2008, dopo anni di totale abbandono, la rivoluzione dell’area ha inizio, trasformando e mutando completamente il volto e il fine della struttura. Un corridoio centrale con due strutture enormi ai lati, per anni hanno ospitato macchinari, operai, ferro e materie prime da trasformare. Oggi le materie prime sotto forma di idee vengono trasformate da designer, progettisti, grafici in siti web, progetti grafici, giornali o complementi di arredo. Un’isola creativa nel cuore di Lisbona, é possibile descrivere l’LX Factory come un centro di rivitalizzazione dove varie reti si incontrano, ispirando artisti e professionisti di talento per eccellere nei loro rispettivi campi.”
Dal Farm Cultural Park di Favara, al milanese 10 Corso Como, a distanza di un anno ho scoperto anche Area Docks a Brescia. Davvero una piacevole sorpresa, che conferma la mia convinzione che la promiscuità delle funzioni, unita al contesto giusto ed alla qualità progettuale costituiscano gli ingredienti sufficienti per creare un luogo definibile contemporaneo e “autentico”.
Contemporaneo, nel senso che traduce la complessità di una società in cui tutto passa senza essere sottoposto ad eccessivi approfondimenti, cambia e si trasforma continuamente. Cambiano le forme d’arte che vengono esposte, gli eventi, i mestieri e i fruitori ad essi legati (coworking), cambiano gli spazi, gli arredi, la musica e i menù, tutto muta con estrema facilità e immergendosi in questi luoghi si ha la sensazione di vivere il presente.
Autentico, in quanto le peculiarità di questi “serbatoi creativi” traducono ovviamente le istanze della gente che abita le città in cui si trovano e lo “stile” di queste ultime. A Lx Factory trovi l’affascinante “trascuratezza” di una metropoli come Lisbona, mentre a Brescia tutto è estremamente scelto e curato, esattamente come deve essere in una ricca cittadina del nord Italia.
In un momento storico in cui si fa politica sulle spiagge di Milano Marittima e si concludono affari milionari nei ristoranti stellati, saranno forse queste le “agorà” del nostro secolo?